Slot machine truccate per evadere il fisco

Chi di noi non ha mai pensato all’idea di passare quattro monetine dalla fessura delle slot machine, così giusto per tentare la fortuna? La tentazione, si sa, è forte e in questi casi bisogna fare molta attenzione a non sfociare nell’ossessione o impulsività di provare a tutti i costi la vincita del Jackpot. E’ un gioco molto semplice quello delle slot machine, vietato ai minori di 18 anni e per questo adatto a gente che si accinge a giocare con moderazione. Fare attenzione al comportamento che si assume quando si gioca alle slot machine è importante! Bisogna saper fare molta autocritica ed essere furbi nell’intuire bene se il gioco che stiamo giocando è corrotto oppure no. Dovete sapere che le slot machine è un gioco promulgato e detenuto dallo Stato italiano e per questo dall’Ufficio dei Monopoli. Quindi, come tutti i giochi statali, proprio come il “Gratta e Vinci”, è finanziato dallo Stato italiano, le Vittore e le eventuali perdite vengono a loro volta a sfavore o favore dello Stato italiano e la correttezza, gli algoritmi e le probabilità di vincita o perdita sono quasi equamente distribuite tra giocatore e banco. Dunque, fatta questa premessa, qual’è la percentuale di vittoria che all’incirca offrono le slot machine? Ebbene, la percentuale minima stabilita si attesta intorno al 75% delle spese del giocatore. Alcune slot machine potrebbero avere l’80% altre l’85% ma nessuna deve andar sotto quel 75%. Una delle più munifiche è Katana di Starvegas Casino.

Però, come sappiamo, l’Italia è uno popolo di “furbacchioni”, ragion per cui è possibile vedere del male in quasi tutte le cose che ci circondano. Mai una cosa è veramente come sembra, anche e, oseremmo dire soprattutto, quando si tratta del tornaconto economico e in particolar modo del gioco d’azzardo. Molte sono state le indagini e molti i ritrovamenti di malefatte e molte altre malefatte verranno ancora scoperte in futuro. Ragion per cui badate bene dal giocare a slot machine, o qualsiasi altro gioco d’azzardo, quando non siete proprio sicuri di chi le detiene,
manutene e gestisce. Negli ultimi anni, operazioni come quella chiamata “Alea” portate avanti dalla Guardia di Finanza, Polizia di Stato e personale del Monopolio hanno visto una grande diffusione specie nel territorio italo-meridionale. In particolare quell’operazione ha smascherato 82 slot machine manomesse dai proprietari e portato alla denuncia e al fermo di 9 persone coinvolte, tutto ciò nel territorio delle regioni Puglia, Basilicata e Molise. Nello specifico, si trattava di slot machine compromesse per comunicare al Monopolio di Stato dati non veritieri e dall’altro lato, non rendere al giocatore le giuste vincite che gli spettassero.

Com’è possibile, vi starete chiedendo? Beh, le slot machine sono state programmate da programmatori e sistemisti in modo tale che ad ogni puntata del giocatore e ad ogni incasso o esborso dello Stato, il Monopolio sappia l’esatto ammontare delle proprie casse e, in particolar modo, la puntata effettuata dal giocatore alla macchinetta numero x. Se mettete insieme un gruppo di programmatori e un gruppo di sistemisti abbastanza decente, è possibile che, smontando ed analizzando una slot machine dall’interno riescano ad estrarre informazioni utili, carpire eventuali criticità e sfornare software contraffatti che, con l’eventuale aiuto di strumentazione hardware appositamente creata, sia in grado di ridurre di molto le vincite del giocatore (ben al di sotto del 75%) e nello stesso tempo di “nascondere” eventuali vincite e puntate del giocatore. Così facendo alcuni tizi poco raccomandabili hanno ingannato lo Stato Italiano e il povero giocatore che cercava qualche minuto di svago alla slot.

Questo modo di lucrare alle spalle dei giocatori, e allo Stato, è assolutamente illegale! Non esortiamo nessuno dal farlo perché i controlli ci sono e si può finire veramente male! Chiunque viene scoperto o coinvolto in queste queste malefatte può essere accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, frode informatica, esercizio abusivo di giochi e scommesse e truffa ai danni dello Stato, tutte denunce da cui facilmente se ne uscirebbe indenni.