incidente stradale mortale

Risarcimento per incidente stradale mortale

Ottenere un risarcimento a seguito di un incidente stradale mortale puó essere una pratica difficile da affrontare, sia per la serie di clausole che tendono a minimizzare la renumerazione pecuniaria da parte delle assicurazioni, sia per l’oggettiva incostanza di chi ne ha diritto proprio a causa dello stato d’animo in cui ci si riversa in quel momento, dove il dolore e la sofferenza dominano mente e corpo.

Chi ha diritto al risarcimento danni a seguito di un incidente stradale mortale?

Tutti i parenti conviventi o no, fino al secondo grado di parentela. Nello specifico: figli, coniuge, fratelli, sorelle e convivente nel caso ve ne sia uno.
Nel caso della morte di un padre di famiglia, la Legge prevede che il risarcimento in capo al nascituro, cioè che comprenda la cifra destinata ad un eventuale nascita post mortem ed al suo mantenimento.

Che tipologie di danni vengono riconosciuti?

– Danno parentale, derivante dalla perdita dell’affettività del congiunto;
– Danno morale, risultato della sofferenza dei parenti;
– Danno patrimoniale, che si riassume nel fatto che il deceduto nel caso percepisse reddito, non potrà più adempiere ad i suoi compiti economici.

Come si calcola la somma dei danni da incidente stradale mortale?

Questi sono i criteri in base al quale vengono definite le entità del risarcimento:
– Rapporto di parentela, più stretto è il legame, maggiore sarà il risarcimento da ottenere;
– Età della vittima, a seconda dell’età cambiano i danni riconosciuti;
– Età del congiunto, maggiore sarà l’età del richiedente, minore il ricevimento pecuniario;
– Frequentazione fra vittima e congiunto, a seconda della testimoniata frequentazione cambia la somma.

Legge sull’omicidio stradale

È stata istituita nel 2016 la regolamentazione riguardante il reato dI omicidio stradale, che prevede la sua esecuzione nei seguenti casi:
– Punisce con una detenzione da due a sette anni coloro che, in modo consapevole, hanno provocato la morte di una persona, violando le regole stradali;
– Punisce con una reclusione da otto a dodici anni coloro che provocano la morte di un soggetto, sotto l’effetto dI sostanze stupefacenti e/o di alcool per un valore superiore ad 1.5 g/l;
– Punisce con una detenzione da cinque a dieci anni coloro che provocano la morte di una persona con un tasso alcoolemico da 0.8 a 1.5 g/l.

Perchè chiedere aiuto a Difeso e Risarcito?

Lo stato confusionale dopo la tragedia della perdita di una persona cara attraverso un incidente stradale è incommensurabile.
Non è infatti plausibile che le azioni siano condotte con la lucidità necessaria da comprendere quale sia la burocrazia necessaria per svolgere correttamente una richiesta dI risarcimento.
Le assicurazioni, dal canto loro, provvederanno a minimizzare il danno e ad appellarsi ad una serie di clausole scritte in modo così piccolo e poco chiaro da essere poco considerate in fase di sottoscrizione del contratto effettivo.
In queste situazioni occorre insomma essere seguiti da professionisti in grado di guidare il congiunto verso la strada più opportuna da intraprendere: un team esperto al livello legale riuscirà ad interpretare l’accaduto e portare a compimento l’operazione dI richiesta di risarcimento in tempi brevi.
Le spese necessarie per l’ottenimento del premio pecuniario saranno anticipate da Difeso e Risarcito. E la percentuale da garantire in cambio dell’aiuto ottenuto sarà proporzionale alla somma che sarà incassata dal congiunto.
È importante dunque che, durante questi avvenimenti terribili che nella vita possono accadere, si possa contare sul sostegno di persone brillanti, che, in modo umano, sapranno guidare l’interessato lungo tutte le procedure obbligate e realizzarle in tempi sostenibili.
Il risarcimento ottenuto non sarà da considerare come un premio, al colmo dI una tragedia, ma come un diritto che possa consentire ai superstiti di andare avanti, in onore ed in ricordo di colui che purtroppo non c’è più.