Storia del gioco dei dadi

La storia del gioco dei dadi è ricca di momenti importanti che hanno fatto in modo che, lo stesso gioco, venisse maggiormente apprezzato da chi lo praticava, al punto tale da renderlo un fenomeno a livello globale.

Una storia antica

Il gioco dei dadi, al contrario di quanto si possa immaginare, non è di certo recente ma, al contrario, esso ha origini molto antiche.
Bisogna però prestare molta attenzione dato che le fonti storiche non sono molto uniformi su questo genere di gioco e pertanto esistono diverse versioni che riguardano appunto questo particolare gioco.
Secondo alcuni studiosi esso nacque durante l’Impero Romano: seppur le regole erano completamente diverse rispetto a quelle che oggi caratterizzano questo gioco, i dadi venivano utilizzati per permettere ai nobili, soprattutto agli imperatori, di avere una sorta di passatempo col quale intrattenersi durante le lunghe serate trascorse coi propri compagni di casata.
I nobili scommettevano, giocavano e banchettavano secondo alcuni storici mentre, per altri, i dadi hanno un origine ancor più antica.
Gli storici sostengono infatti che i dadi non nascono come gioco vero e proprio ma bensì come strumento per predire il futuro dei guerrieri e soldati che dovevano recarsi in battaglia per volere del faraone oppure pe proteggere i confini dei propri territori.
Il lancio dei dadi veniva quindi effettuato come sorta di rituale propiziatorio anche se non è ben chiaro quale fosse il vero e proprio significato del punteggio degli stessi dadi dopo il lancio, ovvero cosa ogni combinazione di numeri rappresentasse.
Pertanto l’origine del gioco dei dadi è abbastanza confusa ma non per questo completamente sconosciuta.

Dal XII secolo agli inizi del XX

La prima fonte ufficiale sulla nascita del gioco dei dadi risale al XII quando, in Inghilterra, questo gioco veniva praticato da un grande numero di persone.
I craps, così come venne ribattezzato il gioco, colpii profondamente un esploratore francese, che decise di introdurlo in patria col nome di crabes.
Col passare del tempo tale tipologia di gioco divenne sempre più praticata in tutta Europa e ben presto questo venne fatto conoscere anche oltre oceano.
Questo per il semplice fatto che, durante le grandi esplorazioni, i marinai che si avventurarono trascorrevano il tempo libero praticando proprio tale gioco.
Giunti nelle nuove terre, ovvero in America ma non solo, il gioco dei dadi venne diffuso e divenne molto famoso in quelle particolari Terre, dove i giocatori si divertivano parecchio a praticare appunto questo genere di attività.
Attorno al 1843 in America vengono introdotte nuove regole come, ad esempio, quella consistente nel giocare solo contro il banco ed ovviamente il concetto di scommessa e gioco d’azzardo prese piede in quelle zone dove, i giocatori, non facevano altro se non recarsi nelle case da gioco, che ancora non venivano definite come casinò, e prendevano parte alle diverse mani di gioco che, secondo alcune testimonianze, si susseguirono a ritmi frenetici vista la semplicità dello stesso gioco.
Col passare degli anni vennero introdotte diverse nuove regole ed il padre vero e proprio del gioco dei dadi, secondo gli storici è John H. Winn, un americano con la passione del gioco d’azzardo che rimosse alcune regole,, come ad esempio la sola scommessa contro il banco, ed introdusse alcune nuove ed importanti aggiunte come la regola del Do Not Pass, ancora ad oggi valida.
E’ l’anno 1931 ed il gioco dei dadi viene ufficialmente riconosciuto su tutto il suolo mondiale, dove in ogni paese assume un nome differente.
Grazie alla legalizzazione di questo gioco, che avviene in primo luogo in Louisiana, i dadi verranno apprezzati al punto tale da essere definiti, per un certo periodo di tempo, come il gioco maggiormente divertente ed attraente dei casinò.
Oggi, probabilmente, il gioco dei dadi non è così famoso e praticato come nel secolo scorso (seppure i dadi online siano uno dei giochi più richiesti nei casinò su internet) ma le sue regole e soprattutto la sua fama non sono di certo assenti nelle menti di coloro che amano il gioco d’azzardo virtuale e non.